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Lo sterminio degli ebrei consumato dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale sembra farsi sempre più visibile e presente, al punto di diventare un genere storiografico permanente. Perché? Perché, tra i molti genocidi perpetrati nel corso degli ultimi decenni, quello degli ebrei è andato rivestendo un significato storico sempre più rilevante? L'"olocausto" continua a turbare le coscienze e a sollecitare l'attività degli studiosi: soltanto per senso di colpa? In questa nuova edizione del volume pubblicato nel 1997, Romano cerca di dare una risposta laica a tali domande, sforzandosi di leggere il passato e il presente senza pregiudizi ideologici, non per condannare o assolvere né tantomeno per giustificare, ma più semplicemente per comprendere.